Trasformare un’idea Imprenditoriale in un Business

Hai un’idea di progetto che vuoi trasformare in un Business ma non sai da dove cominciare? Non c’è nulla di male, anzi è una situazione piuttosto frequente. In questo articolo cercherò di affrontare l’argomento sotto due profili: la figura dell’imprenditore e la trasformazione dell’idea in business.

Comincio smentendo un clichè particolarmente diffuso. Imprenditore non è chi ha l’idea, ma colui che è in grado di metterla in pratica.

Diventare imprenditore, avviare il proprio progetto di Business da zero è difficilissimo ma non impossibile. Non scoraggiarti e anzi, il punto di partenza è rendersi conto oggettivamente delle difficoltà e, dopo aver affinato la propria idea, contestualizzarla nel mondo che ci circonda.

Perciò andando avanti nella lettura potrai confrontare le tue convinzioni con alcuni assunti che ti daranno spunti di riflessione per poter cominciare a seguire il tuo obiettivo!

Le Caratteristiche Principali di un Imprenditore

Dice Stevenson che imprenditore è “colui che persegue l’opportunità aldilà delle risorse che possiede“.

Avere soldi di base non ti trasforma automaticamente in imprenditore, sono altre le caratteristiche che distinguono imprese di successo da imprese che, purtroppo, non riescono a sopravvivere nel mercato.

Allo stesso modo limitare tutto all’essere leader e non capo, tema piuttosto diffuso, è fuorviante rispetto alle peculiarità che un imprenditore dovrebbe avere.

Lavorando a stretto contatto con piccoli imprenditori o addirittura giovani che si lanciano con una nuova start-up, sono due le caratteristiche positive che ho riscontrato ma anche uno l’errore più comune da evitare.

Cominciamo dai lati positivi.

I 2 Punti di Forza dell’Imprenditore

Ho racchiuso in due punti essenziali quelli che per me sono gli aspetti di forza di imprenditori di successo.

Il primo è caratteriale: l’imprenditore è coraggioso. Il coraggio non è solamente nell’avviare il business, nell’investire e metterci tutto sè stesso, ma anche nel prendere decisioni nevralgiche e ancora, soprattutto, nel fidarsi di collaboratori e membri del team.

Sembra banale, ma è una verità assoluta. Il neonato imprenditore tende a decidere autonomamente. Errore enorme perchè è impossibile che disponga delle competenze in ogni materia per farlo correttamente, perciò affidarsi al proprio team è l’atto di coraggio che porta i migliori risultati.

Il coraggio, però, è tanto altro. Purtroppo è una peculiarità spesso mancante e, dispiace evidenziarlo, se è assente nel momento decisivo le scelte saranno prese sulla base della paura o della “meno rischiosa”.

Il coraggio significa rischiare credendo nella propria idea, non facendo in modo che siano i clienti a guidarci ma il contrario. Non è il consumatore che deve dirci cosa vuole, siamo noi che dobbiamo fare in modo che lui ci voglia.

Il secondo punto di forza può, paradossalmente, apparire in contrasto col precedente. Si tratta del pragmatismo. È un termine che personalmente adoro – e nel quale mi ci rispecchio – e che non può essere distaccato dalla figura imprenditoriale di successo.

Per pragmatismo si intende la concretizzazione dell’idea e dei progetti, identificato un obiettivo sapere come poterlo conseguire. La realtà è dura, tosta e avere una visione oggettiva di ciò che ci circonda è fondamentale.

Tema della visione oggettiva che rientra anche nel punto debole di un nuovo imprenditore.

L’Errore più Pericoloso: l’Ossessione dell’Idea

Esperienza vissuta, ma è qualcosa di piuttosto frequente: l’ossessione per l’idea. Chi investe in un progetto di start-up rischia tutto ed è possibile che il neonato imprenditore si ossessioni della sua stessa idea.

Questo è il pericolo maggiore per una start-up nonché, mi permetto di azzardare, il motivo più frequente per cui fallisce.

Il proprio progetto diventa ragione di vita, si pensa 24 ore su 24 sempre alla propria idea e, alla fine, sono più i dubbi che le risposte che si trovano. Si matura una morbosa ossessione per il proprio progetto.

Le conseguenze sono inevitabili: scarsa fiducia nei collaboratori, atteggiamento dittatoriale, visione soggettiva (è la mia idea, non ha difetti, è perfetta) e quindi totale disallineamento con la realtà.

Ho seguito una start-up il cui leader aveva questo problema. Dopo diverse discussioni ho scelto di farmi da parte per decisioni totalmente infondati su argomenti di cui non era a conoscenza. “Sì, ma l’idea è mia” non è una frase da imprenditore.

Dall’Idea al Business: Mission, Vision e Values

Definite le peculiarità principali che dovrebbe avere un imprenditore, è importante comprendere come iniziare il processo di transizione dall’idea al business vero e proprio.

Considerando che esistono corsi che si rivolgono solo a questo, non potrei mai approfondire ogni singolo aspetto perciò mi limiterò ai primissimi passi da compiere per lanciare la tua idea.

La prima regola è la seguente: se pensi che la tua idea sia geniale e unica, probabilmente non hai analizzato bene l’ambiente circostante. Trovare pecche nella tua idea è il primo passo per costruire un business valido e flessibile.

Sei d’accordo?

Fatta tale premessa, come puoi leggere da questo sottotitolo, il punto di partenza è mettere su carta i 3 elementi: Mission, Vision e Values.

Per Mission si intende definire il valore che andrai a dare ai tuoi stakeholders, cioè gli attori con cui interagirai. Poniti una domanda: “che vantaggio avrebbe un consumatore a scegliere me?“. Trovare la risposta è il primo passo per aggiustare i dettagli della tua idea e la forma che prenderà.

Per Visione si fa riferimento al modo di vedere la tua azienda tra 10 anni. Chi vorresti essere? Saperlo indicherà la strada e l’orientamento delle decisioni che prenderai sia nella fase di lancio che durante il percorso.

Infine, per Values, si intendono i valori con cui sarà portato avanti il progetto. Se credi e investi nell’ecosostenibilità, tutte le tue scelte dovranno sempre seguire questo principio. La coerenza è qualcosa che per il consumatore è fondamentale e garantisce un certo equilibrio al tuo percorso.

Da qui si apre un mondo, dal pitch per gli investitori alla selezione del Team, ma ti rimando ad un futuro contenuto per approfondire questo tema.

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