Google My Business: creare la Mappa e vincere la competizione!
Google My Business è lo strumento mediante il quale possiamo creare, gestire e sviluppare la Mappa Google della nostra attività.
Ci posso aggiungere la parolina magica ‘gratuito’, dopo strumento? Rende sempre tutto più attraente, o forse il contrario.
Già, perché non sono ancora in grado di comprendere il motivo per cui la Mappa Google sia il Social Media più utilizzato per decidere dagli utenti e meno considerato dalle aziende. Ho accennato qualcosa in un articolo dedicato alla Mappa Google, che puoi leggere come approfondimento.
In realtà, però, questa è una mini-guida commentata, con la mia dilagante simpatia, per comprendere a 360° le funzionalità di Google My Business.
Come Creare la Mappa Google con Google My Business
Stanco degli articoli con i grandi preamboli e la risposta alla domanda iniziale concentrata nelle ultime due righe della pagina – e dichiaro chiusa la polemica tra me e il sottoscritto –, cominciamo subito dal lato pratico: creiamo la Mappa Google della tua attività mediante Google My Business.
Il procedimento è estremamente semplice e completamente guidato da Google stesso che, sicuramente, saprà spiegartelo meglio di me.
Per cominciare, prendi carta e penna, alla vecchia maniera, e appuntati i dati che riguardano la tua attività. Se li conosci a memoria, meglio ancora. Accedi, ora, sul tuo account @gmail che sarà necessario per controllare la tua attività.
Terminati i preparativi, clicca sul link presente in blu qui di seguito, che rimanda alla creazione o rivendicazione della Mappa Google. Dalla schermata che ti si apparirà davanti, avrai una doppia scelta: cercare una mappa o crearne una nuova.
Non avere fretta! Prima di tutto cerca il nome della tua attività e osserva se sia presente all’indirizzo di riferimento. Può capitare, infatti, che o spontaneamente o su consiglio degli utenti, Google crei la tua mappa anche senza un proprietario. Se fosse questo il tuo caso, dovrai rivendicarla.
Caso contrario, invece, affidati a Google e crea la tua mappa da zero.
Rivendicare Google My Business: come fare?
Ti hanno rubato la mappa, sei furioso e vuoi scoprire chi è stato? Non è importante, concentriamoci su come recuperarla e in fretta.
Infatti, rivendicare la Mappa Google della propria attività è semplice. Google stesso ci fornisce due soluzioni.
La prima soluzione è dal link di creazione mappa, spiegato qui sopra. Se, nella ricerca mappe, troverai la tua mappa, avrai la possibilità di rivendicarla. Gli scenari possibili sono che la mappa sia incompleta, per cui debba completarla effettivamente tu, o che sia di proprietà di qualcun altro.
In questo secondo scenario, potrai rivendicarla e il proprietario – della mappa, non del locale! – riceverà una mail contenente la tua richiesta. Potrebbe essere la tua agenzia di comunicazione, per esempio.
Non è necessario prenderti la proprietà cacciando tutti, puoi anche condividerla con la gestione amministratori.
La seconda soluzione, invece, che conduce comunque allo scenario di rivendicazione, è direttamente dalla SERP, dalla pagina dei risultati di Google. Infatti, facendo una ricerca specifica sulla tua attività, apparirà il Local Knowledge Panel, il pannello che presenta esattamente la tua attività. Troverai, lì, in bluetto, la possibilità di cliccare su “Sei il Proprietario di quest’attività?”. Fallo.
Setup della Mappa Google con Google My Business
Sul tuo smartphone, scarica l’applicazione “Google My Business”, così da poterla gestire a portata di tap (traduzione per smartphone del più celebre ‘click).
Non posso regalarti una guida immensa e lunghissima, per cui, ovviamente, il tuo obiettivo è compilare nella maniera più completa possibile la tua Mappa Google. Ogni campo che leggi dovresti, di norma, riempirlo.
Elenco, in rapida sintesi, gli elementi di interesse.
Le indicazioni basilari di attività
Il primo passo è scontato, dobbiamo inserire le indicazioni basilari della tua attività. Significa inserire il nome sociale – quello completo con la sigla, è importante! –, il settore di competenza (categoria), gli orari di apertura e la descrizione della tua azienda.
Se mancano queste be’, lasciamo perdere, è come se non esistessi per Google.
Sul nome sociale, insisto perché è fondamentale che sia lo stesso su tutti i canali digitali sui quali sei presente. Toccheremo il punto più avanti, ma ricordalo.
Sulla categoria, invece, attenzione alla possibilità che la tua non sia presente. In questo caso, hai una sola soluzione: copia! Osserva i tuoi concorrenti diretti, sotto quale categoria si sono segnalati per la Mappa.
Orari di apertura nulla da dirti, mentre sulla descrizione della tua attività racconta in breve chi è l’azienda, di cosa si occupa e che servizi fornisce, anche in elenco consecutivo (è utile in ottica SEO).
Le informazioni di contatto
L’obiettivo della corretta gestione di Google My Business è quello di ottenere contatti, immagino tu sia d’accordo con me.
Per ottenere contatti, pertanto, dobbiamo completare le informazioni di contatto, quali numero di telefono (scrivilo per esteso col +39), sito web collegato, foto attività che permettano di riconoscerla dalla strada (magari con streetview) e i cosiddetti attributi che sono informazioni aggiuntive, quali ‘necessario richiedere appuntamento’ o ‘obbligatoria la mascherina’.
Google apprezza molto la cura dei dettagli, noi apprezziamo che Google sia felice per cui…
Ottimizzare Google My Business in ottica SEO
Sei arrivato fino a qui, hai già provato sulla tua attività quanto letto?
Diciamoci la verità, ti ho solamente guidato senza aggiungere nulla di specifico. È giunto il fatidico momento; ottimizziamo la Mappa Google per apparire tra i primi risultati.
Già, perché è vero che abbiamo creato la nostra Mappa Google da Google My Business, secondo la procedura corretta, ma Google posiziona solo 3 risultati nella prima pagina dei risultati, per cui è lì che dobbiamo arrivare.
Considerando la complessità e la grande mole di lavoro, ho deciso di soffermarmi su alcuni punti rilevanti che possono aiutarti immediatamente per riuscire nell’obiettivo.
NAP
NAP è l’acronimo di Name, Address, Phone che indica le informazioni prioritarie da indicare nella Mappa Google. Qui ritornano gli accorgimenti di cui ti avevo accennato prima, sulla ragione sociale e sul numero di telefono.
Infatti, Google non decide i migliori risultati solamente per la distanza, pertanto ricerca informazioni sulla tua attività online, da altre fonti.
Immagina ora di essere presente online come Tiziocaio srl, Tiziocaio, Tiziocaio s.r.l, di avere numeri di telefono +39 334 …, 334 …, 334… e avere Via Nome Cognome 63, Via Cognome n.63, Via Cognome 63. Cosa ti suscita?
Rispondo io: confusione! Cerca di mantenere uniformità nel modo in cui espliciti i dati principali della tua azienda.
Post e Foto
Google Maps inteso come Social Media, è una delle prime frasi dell’articolo – penso, non lo ricordo più – e non per sbaglio. Google Maps, infatti, si dirige veementemente verso una direzione di totale interattività, implementando soluzioni in quella prospettiva.
Aggiornare periodicamente, settimanalmente meglio, il tuo profilo mediante Google My Business inserendo foto e post è fondamentale.
Non importa troppo la qualità, l’autenticità viene premiata, ma è fondamentale esserci. Anche perché, a differenza degli altri Social Media, Google Maps mantiene la pubblicazione per soli 6 giorni.
Le Recensioni
Chiedi e rispondi alle recensioni. Per forza, sei obbligato, te lo grassetto in tutti i modi possibili. L’ascesa di Google Maps deriva proprio dalla fiducia che il consumatore nutre nei confronti di altri consumatori e non più nella comunicazione istituzionale.
Se ti immedesimi, lo comprendi subito. Immagina di dover scegliere il ristorante, cosa fai? Vedi le foto, la distanza e poi le recensioni. In ordine contrario, probabilmente.
Non avere recensioni significa ignorare il punto di forza di Google Maps, peraltro impareggiabile da altri canali. A differenza di questi ultimi, infatti, sulla Mappa Google le recensioni sono a primo impatto.
Ci sono moltissime strategie per catturare recensioni, provane fintanto che non riesci ad averne un numero cospicuo. E rispondi, soprattutto a quelle negative, con garbo ed educazione.
Il consumatore è cattivo e curioso, vuole vedere il peggio. La tua reazione fa la differenza.
Come decide Google quali Mappe mostrare?
Siamo giunti alla fine, sei ancora sveglio? Se sì, allora mi aspetto di trovare la mappa tra i primi risultati di Google nei prossimi mesi.
Abbiamo visto come crearla e come gestirla da Google My Business, ma può tornarti utile sapere qualcosina di come Google decide quali di queste mostrare e perché.
Gli algoritmi di Google non sono noti, si aggiornano, si evolvono e le variabili non sono mai svelate tutte. Il fine ultimo del motore di ricerca, però, non muta mai: soddisfare l’intento di ricerca del consumatore.
Per la Mappa Google, il motore di ricerca più importante al mondo, agisce su due livelli che presento separatamente.
La SERP Local
Non tutte le ricerche escono col buco, semi-citando la più celebre frase dedicata alle ciambelle. È possibile, infatti, che per una determinata ricerca dell’utente su Google, non appaiano mappe. Prova anche tu, magari inserendo la parolina “online”.
Quindi attenzione, prima di fare tutto l’ambaradan di cui abbiamo parlato finora, studia le SERP (pagine dei risultati di ricerca) e comprendi dove Google decide di mostrare la mappa.
Chiaramente, non fanno testo ricerche specifiche (sulla tua attività) o ricerche effettuate proprio su Maps.
Concentrati lì dove sai che le ricerche conducono a delle mappe e lavora su contenuti, SEO (anche sul sito) e scelte che vadano in quella direzione lì.
Non solo la distanza indicata su Google My Business…
E no, i risultati geolocalizzati non si basano unicamente sulla distanza. Sfatiamo un tabù che forse è deterrente per il quale non ci si investe – tanto appaiono sempre i più vicini –.
Lavorando correttamente, infatti, è possibile essere preferiti da Google per determinate ricerche, anche rispetto a risultati più vicini. Di solito, in realtà, è proprio così.
Mappe curate sono premiate da Google che predilige fornire una risposta di qualità e non di sola quantità all’utente che ha compiuto la ricerca.
Nello specifico, oltre la distanza, Google considera la rilevanza e la prominenza, quindi la tua affidabilità (scheda Google My Business completa?) e la tua reputazione (online).
Siamo alla fine, quella vera, niente titoli di coda. Se pensi che questa guida sia completa, ti deludo subito, non lo è. Ci sono tantissimi altri accorgimenti che, se fossi interessato, puoi chiedermi richiedendo una consulenza o scrivendomi per chiarimenti su LinkedIn. A presto!