Il Personal Branding: trend o necessità?

Il Personal Branding è uno dei temi di maggiore attualità, nel mondo del Marketing moderno.

Quando parliamo di Personal Branding facciamo riferimento al trasformare la propria persona, in un’ottica professionale ovviamente, in un brand, da promuovere e gestire non diversamente rispetto ad un’azienda.

Seguendo uno dei principali esperti del settore, Luigi Centenaro, significa “gestire in maniera strategica la propria immagine professionale” con il fine, non di vendersi bene ma “di farsi comprare“.

Io, in prima persona, ho seguito un corso di Personal Branding ed effettivamente ho appreso tanto e ho dato un volto diverso alla mia immagine professionale.

Magari in futuro approfondirò il tema – tu puoi farlo cliccando sul nome del professionista, qualche riga più in alto -, al momento mi limito a dire che i concetti espressi sono simili al discorso sull’identità già esposto in una mia riflessione precedente.

Qui, piuttosto, intendo esprimere la mia idea sull’effettiva rilevanza di lavorare sul Personal Branding per l’imprenditore o professionista di un’azienda – non libero professionista, pertanto -.

Trend o necessità

Il tema è stato, secondo me, piuttosto esasperato nel corso degli ultimi anni. Adesso l’attenzione è ricaduta sul viral marketing, ma ne parlerò in un prossimo contenuto.

Il boom sul Personal Branding ha creato molta confusione intorno a questa disciplina, soprattutto perché, come sempre accade, molti pseudo professoroni ci hanno marciato sopra.

Per quanto mi riguarda, il Personal Branding è utile ma non necessario.

Nella sua essenza, il concetto di fondo è pienamente corretto: lavori sulla tua immagine professionale.

Il problema è che tu, imprenditore, rischi di creare confusione tra il brand della tua azienda ed il tuo brand personale.

Esempio: imprenditore Pinco dell’azienda Pallino nel settore della ceramica.

Distinguiamo, dunque, il Brand Pallino dal Brand personale Pinco. Se tu punti molto sul costruirti la tua immagine, è inevitabile che per il pubblico il Brand Pallino sarà assoggettato a Pinco.

È come se un personaggio famoso creasse il suo brand. Tu non ti concentri sul suo brand ma tendi a dire “eh, quello è il marchio di… nome personaggio famoso”.

Non sono, perciò, così convinto che questa sia una buona cosa. Non è detto che sia sempre così vantaggioso associare la tua azienda al tuo brand personale perché non sempre si riceve pubblicità positiva.

Lavora sul tuo Personal Branding senza strafare, studia quelli che possono essere aspetti importanti per te ma non dare per scontato che associare la tua azienda al tuo brand personale sia un vantaggio, anzi, può essere un’arma a doppio taglio.

Io, personalmente, consiglio spesso di evitare piuttosto che provare a caso o se non si è realmente desiderosi. Viceversa, bisogna lavorarci in maniera adeguata anche mediante professionisti del settore che possano indirizzarti nella direzione più corretta.

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