NFC: cos’è e come usarlo nel Marketing

Hai mai sentito parlare di tecnologia NFC? E se ti dicessi che potrebbe stravolgere il modo di fare Marketing, mi crederesti?

Un passo alla volta, niente sensazionalismi, non fa per me.

Per spiegarti cos’è l’NFC e come usarlo nel Marketing, comincio da una tecnologia che sicuramente conoscerai bene: il QR Code.

Già, il magico quadrato a macchie nere sparse che, se inquadrato con la fotocamera dei nostri cellulari, ci consente di scoprire il menù di ristoranti o far leggere i nostri biglietti di viaggio.

Ti parlo di QR Code perché è il modo più immediato per comprendere l’NFC, infatti, entrambe le tecnologie, hanno il medesimo fine, quello di reindirizzare lo smartphone dell’utente ad una pagina web.

Interessante, ma ora entriamo più nel merito, perché per rivoluzionare il Marketing ce ne vuole…

Come funziona e come si usa l’NFC

NFC è la sigla acronimo di Near Field Communication, la quale definisce il sistema di comunicazione tra dispositivi posti ad una distanza non superiore ai 10cm. Per funzionare, quindi, non necessita di applicazioni o altro, bensì basta avvicinare lo smartphone al chip NFC.

L’azione è immediata, non richiede passaggi ulteriori, e ti conduce direttamente alla pagina web che ha deciso l’azienda. Provo a renderlo più immediato. Il processo della tecnologia NFC poggia su 3 pilastri: il messaggero, il messaggio, il monitoraggio.

Il messaggero è il dispositivo sul quale è impiantato il chip NFC, è prassi inserirlo su un bollino, ma non solo; Satispay, per esempio, impiega la tecnologia NFC. Mediante il messaggero, avvicinando il nostro smartphone, riceveremo il messaggio.

Il messaggio è il flusso esterno a cui l’utente viene rimandato. Dopo il contatto, infatti, l’utente ha la possibilità di accedere al contenuto dell’NFC e visualizzare ciò che l’azienda ha deciso. Può essere un sito web, un chatbot su Facebook, un gioco online; la personalizzazione è assoluta.

Ultimo punto è il monitoraggio. Noi azienda, possiamo tracciare l’andamento dei nostri bollini su un apposito sistema, scoprendo quanto vengono impiegati dagli utenti – clienti – consumatori, così da disporre di dati reali su cui basarci. Su come impiegarli, in una strategia Marketing, ci arriveremo.

Questo processo caratterizza il funzionamento della tecnologia NFC, qualcosa di non molto lontano al Bluetooth, più che al QR Code.

Come scoprire se hai l’NFC sul tuo Smartphone

Non tutti i telefoni cellulari dispongono di NFC. Mi è capitato con un collega l’altro giorno che, banalmente, non poteva provare un bollino e non riusciva a trovare soluzione. La soluzione è che il suo cellulare non dispone di NFC.

E il tuo? Lo ha? Non ne hai idea?

Scoprirlo è estremamente semplice. Con il tuo indice, esegui il movimento a scendere sullo schermo, nella parte alta, e si aprirà una tendina con tante icone. Scorrendo verso destra o verso il basso, in funzione del tipo di Smartphone, troverai proprio l’icona NFC che, tendenzialmente, è sempre attiva.

Qualora non la trovassi, potresti ricercare nelle Impostazioni di Rete del tuo cellulare. In linea di massima, gli smartphone moderni sono tutti dotati di NFC.

Le peculiarità dell’NFC per il Marketing

Chiariti i tecnicismi, comprendiamo ora quali siano le peculiarità dell’NFC per il Marketing, cioè, le caratteristiche che possono tornarci utili in una strategia di Marketing.

La tecnologia, in sè, non ha alcun valore di mercato. Si tratta di un modo per collegare due dispositivi, dai lo fa già il QR Code.

Possiamo chiudere l’articolo piuttosto che proseguire e scoprire quanto in realtà il divario tra i due sia netto. Ti consiglio la seconda, in via del tutto imparziale ovviamente. Lavorando con entrambi, però, la differenza pare abissale. Andiamo con ordine.

L’Univocità dell’NFC

La prima peculiarità è sicuramente l’univocità: ogni chip NFC è unico e potenzialmente collegato ad un solo flusso.

100 bollini NFC identici, possono essere numerati e attribuire a ciascun Cliente un suo valore. Per esempio, vogliamo premiare i primi 100 che acquistano acquirenti dell’ultimo anno: inviamo 100 pacchi e, in ordine cronologico, i Clienti sapranno che numero sono.

Immagina, ora, di farlo con il QR Code. Dovresti creare 100 QR Code diversi e gestirli individualmente, ciascuno col suo flusso. Obiettivamente impossibile.

L’univocità consente di disporre di uno strumento incredibile per coccolare e far sentire speciale il tuo consumatore che, più gli automatismi e gli schermi allontaneranno, più ricercherà il contatto umano. Questo è un sistema che sicuramente è positivo.

Facilità di Utilizzo

Non lo si considera mai e poi mai quanto il consumatore sia incredibilmente pigro!

Meno passaggi gli fai fare, più è contento. Magari tu sei arrivato a questo punto cliccando sull’ancoraggio in alto, senza leggerti tutto. Hai fatto bene, l’ho inserito appositamente. Ma sei pigro, sappilo.

Pigrizia significa, nel linguaggio del Marketing, che il consumatore tende a prediligere soluzioni comode. Immagina, perciò, di rimpiazzare il QR Code con l’NFC, risparmi tempo e fatica.

Con il QR Code devi avvicinare il telefono, attivare la fotocamera, inquadrare, contorcerti e cliccare il collegamento. Con l’NFC devi avvicinare il telefono e cliccare il collegamento. Hai dimezzato il tempo e la fatica di utilizzo per il consumatore.

L’Estetica Personalizzabile

Riceviamo oltre 2870 input al giorno, da tutti i canali, che riguardano contenuti di prodotti e servizi commercializzati. Stime, di cui riporterò la fonte appena la ritrovo, indicano che ce ne rimangono impressi meno dell’1%. Chi è quell’1%?

Ovviamente non sei tu e non sono io. Sono i grandi Brand che giocano sulla frequenza (quante volto al giorno ti appaiono davanti), quelli virali e poi chi in qualche modo ha catturato l’attenzione. E l’attenzione si cattura solamente con la bellezza.

L’estetica dell’NFC, totalmente personalizzabile in funzione di dove inseriamo il chip, è un grande punto di forza.

Proseguendo nell’impietoso confronto con il QR Code, quest’ultimo sarà sempre il quadrato macchiato di nero, anche se lo infiocchettiamo.

L’NFC, invece, può essere un bollino, un gadget, un adesivo da frigo (che adoro) e tanto altro ancora. Ci aggiungo di dimensioni trascurabili e non ingombranti.

La Mutabilità dell’NFC nel Tempo

Ultima peculiarità che ci interessa, è sicuramente la sua mutabilità.

Nel tempo, infatti, possiamo cambiare il flusso a cui è collegato un chip NFC. Per esempio, se il nostro NFC è un adesivo sul frigo del Cliente, aggiornarlo di tanto in tanto ci consentirà di essergli vicino sempre e molto più degli altri canali di comunicazione.

Aggiornare periodicamente l’NFC è un’azione dal potenziale enorme per rimanere sempre in contatto con i nostri clienti o nuovi consumatori, se per esempio siamo all’interno del nostro negozio o sul packaging.

Sei d’accordo con queste peculiarità? Ne hai altre da sottopormi?

Usare l’NFC in una Strategia di Marketing

La mia Bottega è così, tante idee, concetti e scarabocchi che accartoccio e lancio per aria. Poi, però, si tracciano le conclusioni e dobbiamo capire come usare l’NFC in una Strategia di Marketing.

Quando, secondo te, questa tecnologia può tornarci utile con il consumatore?

Ci sono tre grandi momenti che possiamo individuare: a freddo, a caldo, da acquisito. In tutti e 3 i casi, non è mai errato il suo impiego, proprio perchè si presta a infinite applicazioni.

Possiamo usare l’NFC in una Strategia di Lead Generation, per esempio, quindi a freddo, quando siamo in fiere, presso eventi, inaugurazioni o punti in cui c’è affluenza e possiamo valorizzare un’azione più breve e immediata rispetto al QR Code. In queste tipologie di casistiche, ci conviene inserire testi che spingano il consumatore ad avvicinare lo smartphone e che siano parecchio evidenti. Se, poi, nel flusso, è contenuto un gioco ancora meglio.

Più complesso a caldo, perchè in questo caso ci interessa prenderci un consumatore che ci conosce, per cui adotteremo altre tecniche di Marketing, come coupon e soluzioni promozionali adatte a lui.

Vincente a cliente acquisito, uno strumento di fidelizzazione di questa portata non esiste. Premiare i primi 50 acquirenti del nuovo anno, le persone che hanno speso di più negli ultimi 6 mesi e così via, applicarlo su gadget per chi ha scelto un servizio premium. Soluzioni molteplici, risultati assicurati.

NFC vs QR Code: chi vince?

Mi dispiace deluderti, non è la risposta che ti aspetteresti. Come in una recita teatrale, il climax si raggiunge con il tradimento, in questo caso il mio, che volto le spalle all’NFC e proclamo QR Code vincitore.

In effetti, c’è una domanda che non ti sei posto: perchè l’NFC, se è così superiore, non è ancora esploso?

L’NFC non è nato ieri, si sta sviluppando oggi in un mercato più maturo, ma non è così giovane. Eppure, si continua ad utilizzare il QR Code che, a valutazioni compiute, è sicuramente peggio qualitativamente dell’NFC.

Ti rispondo con una contro-domanda: e tu perché continui ad usare Whatsapp al posto di Telegram quando Telegram è migliore? (anche io)

Abitudine ad uso, diffusione. Le due motivazioni sono insite qui.

Nella tua strategia di Marketing, perciò, integra i due strumenti. Il QR Code è il classico approccio che è utile in tutte le circostanze generaliste, per esempio il menù del ristorante.

L’NFC è, con una metafora, il tuo asso nella manica, deve essere giocato con parsimonia e intelligenza. Ridurre l’NFC alla mansione del QR Code è come prendere una monoposto di Formula 1 per gareggiare nel giardino dietro casa. Direi proprio di no.

Ultimo appunto: non dimenticare mai le peculiarità dell’NFC, utilizzalo per quelle caratteristiche e non come “nuovo QR Code”, così da creare un flusso che renda l’esperienza del tuo consumatore indimenticabile.

Grazie per aver letto fino a qui e, se avessi dubbi, contattami su LinkedIn!

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